Foligno (PG)
La sua forma ovale ormai persa nella ragnatela della periferia, è ancora percepibile dalle colline che la circondano scendendo da Montefalco o lungo la vallata del Menotre. Viali alberati conducono dai quattro punti cardinali alle porte unite dal tessuto ancora percepibile delle mura medievali. Il fiume Topino lambisce le mura del versante nord, mentre un suo ramo interno, in cui sopravvive l’antico corso, attraversa la città in alcuni dei suoi angoli più caratteristici, dove un tempo erano attivi antichi opifici. L’etimologia del nome sarebbe da collegarsi ad un’origine sacrale, con riferimento all’esistenza dei culto della dea Fulginia.